E’.
Non chi, non cosa, nè come, nè perchè,
ma solo il primordiale, indefinibile, eterno
“E’ “,
causa ed effetto dell’universo di universi
nato dall’ “ecco” deflagrante di un assoluto nero nulla,
inesauribile materia siderale in eonica espansione
fino all’ “ecco” deflagrante in altro assoluto nero nulla….
…. ad libitum.
Sono,
io uomo, un infimo dettaglio
del cosmico progetto in quell’ istante nato,
un quasi nulla materiale ma,
sorte e iattura, dotato di pensiero
capace di guidarmi a valicar soglie sublimi
o a cancellar me stesso e il mondo tutto,
immeritato regno intorno a me creato.
Dell’ “E’ ” altro non so se non che esiste,
e per sentirlo amico un nome io gli ho dato
( Dio, Jahvè, Allah, destino, madrenatura
e mille altri ancora in mille lingue e più ),
e con suprema, ingenua presunzione,
voce, sembianza e modi umani.
A lui volgo il pensiero, esortazioni e preci
quando il buio nella mia vita incombe,
ma in fretta poi di lui mi scordo
quando angoscia è finita e luce splende.
Vorrei saper di più, chi, cosa, come e perchè,
ma sento d’ istinto che oltre andar non posso,
fermo al confine dell’ incompleta conoscenza.
Sarà forse pur vero quel che il pensiero
raziocinante e saggio mi propone ?
Che la vita cioè è solo un ologramma,
un gioco degli specchi,
un microesperimento a iosa ripetuto,
l’ effimera, perenne iterazione
del cambio delle fasi in un sistema arcano
di entropica energia che tutto crea e poi distrugge ?.
Tant’ è , un insondabile mistero,
di cui avrò forse contezza
soltanto nell’ istante in cui,
dismesso il simulacro “Sono”,
ritornerò ad esser infima parte
dell’ infinito altrove, eterno “E’ “.