Avevi mani piccole, morbide e sempre calde, anche d’ inverno.
Avevi piedi piccoli, fuori misura, da ragazzina e non da donna adulta.
Corpo di donna invece, proporzionato e sexy, seppur minuto.
Eri bella di una bellezza sobria, più espressione dell’ anima che di perfezione estetica.
Occhi ridenti, vivaci, testimoni sempre attivi di una intelligenza non comune, curiosa,
disponibile al confronto, al dialogo creativo, impegnata e capace.
Usavi anche l’ estro istintivo di una tua mimica ingenua, un tanto bambinesca,
per fingerti indifesa o chiedere una tregua se ti sentivi in fallo,
durante le schermaglie più giocose che serie dei nostri piccoli litigi.
Hai anche saputo essere tigre comunque, in poche ormai remote occasioni,
quando ancora il legame era precario e i sentimenti incerti.
Poi i giorni, i mesi, gli anni del nostro stare insieme hanno forgiato una catena
di sentimenti veri e irreversibili, di emozioni condivise sempre e dovunque
in modo spontaneo e naturale.
La passione prima, poi sublimata in un sentire ancora più intenso e appagante,
in un affetto saturo di reciproca conoscenza e fiduciosa accettazione, scevro da noia,
germoglio di una incipiente felicità, che per quanto imperfetta e aleatoria in quanto terrena,
ci ha accomunato in un perenne stato nascente di innamoramento.
Ti ho amato, ti amo e ti amerò per il sempre che mi rimane, mia piccola grande donna,
per tutto quanto abbiamo detto e fatto insieme,
perchè ci bastavamo soli o immersi nell’ estraneo e affollato mondo,
perchè ci siamo divertiti inseguendo i nostri sogni comuni,
perchè senza di te i più belli e possibili non sarebbero stati realmente vissuti,
perchè …………….
perchè ……………….
semplicemente perchè tu eri così
ed era scritto nell’ imperscrutabile e forse improbabile libro dei destini
che saremmo diventati reciproci avatar
e, se il dopo la vita non è solo una illusoria speranza,
spiriti confluenti in una sola anima felice,
nella comunione delle anime, per il sempre a venire.
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